L’autostima nel bambino
by MM
Crescere con una buona autostima è la base per diventare persone adulte consapevoli, presenti e con un corretto valore di sé.
Queste basi vanno coltivate da subito: noi genitori abbiamo una grande responsabilità: aiutare i bambini a sviluppare una buona autostima non è quindi un investimento solo a breve termine, per la loro infanzia, ma è un creare le basi solide anche per il loro benessere personale e relazionale futuro.
Abbiamo chiesto alla psicoterapeuta Francesca Baggio di illustrarci i vari tipi di autostima nel bambino.
Cos’è l’autostima?
L’autostima è sia un concetto/sensazione generale sia un vissuto specifico di come mi vedo e mi sento in varie aree di me e della mia vita. Nei bambini sembra vi siano in particolare quattro sottotipi di autostima. Vediamo insieme quali sono.-
Autostima sociale o interpersonale
Riguarda come il bambino si vede e si considera nella socialità, nel suo rapporto con gli altri, come amico, quanto popolare. Comprende i sentimenti del bambino riguardo a se stesso come amico di altri. Gli altri bambini lo trovano simpatico, apprezzano le sue idee, lo fanno partecipare alle proprie attività? Si sente soddisfatto del rapporto con i pari? Un bambino che sia riuscito a soddisfare i suoi bisogni di socialità si sente a proprio agio con questo aspetto di sé. -
Autostima scolastica
Riguarda come il bambino si considera come studente, cioè quanto è bravo e quanto gli basta la sua bravura. Riguarda il valore che il bambino si attribuisce come studente. Non è semplicemente una valutazione delle capacità e dei successi scolastici, ma la misura in cui il bambino percepisce che “è bravo quanto basta”. Se riesce a raggiungere i suoi standard di successo scolastico (influenzati da famiglia, compagni, scuola, etc.) allora questa sua autostima è positiva, altrimenti sarà negativa. -
Autostima familiare
Questa autostima è come il bambino si sente come membro della sua famiglia, quanto viene e si sente apprezzato come figlio/fratello/nipote, e come lui valuta questo apprezzamento. Se si sente apprezzato, che dà il suo contributo e si sente certo dell’amore e del rispetto di genitori e fratelli (nonni, zii, etc.), avrà un’autostima positiva in quest’ambito. -
Autostima corporea
Consiste nelle caratteristiche fisiche/estetiche e di abilità che un bambino si attribuisce e nel significato che esse hanno per lui. E’ una combinazione di aspetto fisico e capacità. Consiste nella soddisfazione che il bambino prova rispetto al modo in cui il suo corpo appare (su questo sembrano più sensibili le bambine) e alle prestazioni che riesce ad eseguire (maggiore sensibilità per i bambini). Anche in questa dimensione i parametri sono modellati da famiglia, compagni, educatori. Se sente di avere un corpo “che va bene” starà bene in quest’ambito della sua stima di sé. -
Autostima globale
L’autostima globale è un apprezzamento più generale di sé, la valutazione complessiva che si ha di se stessi e si basa su un’autovalutazione integrata di tutte le componenti della propria personalità. Quanto più piccolo è il bambino tanto più non ha ancora sviluppato una specifica autostima, quindi potrà avere una sensazione globale di contare, di valere qualcosa, di essere o meno importante per qualcuno. E questa sensazione dipende in buona parte da quanto si sente accettato o rifiutato dalle figure cui è “attaccato”, ovvero genitori, famigliari, insegnanti, compagni.