Promontorio dell’Argentario, 3 giorni possono bastare

Toscana, promontorio dell’Argentario: tre giorni possono bastare, grandi preparativi non servono.
Quante volte capita di trovarsi che è quasi weekend, sognare una fuga e non sapere dove andare?
Immaginate di partire il venerdì e tornare di domenica.
Immaginate anche di riempirvi gli occhi, durante il viaggio, della bellezza dell’entroterra tra Bologna e Grosseto.
Perché anche la strada che conduce a destinazione è già parte del viaggio. Io ci sono stata in moto e i paesaggi sono splendidi.
Arrivare a Orbetello senza autostrade, assaporando un pezzo di Emilia Romagna e di Toscana punteggiato da colline e paesini vuol dire scegliere di viaggiare in modalità slow, abbandonando la solita logica del mordi e fuggi.
Vuol dire prendersi davvero il tempo per gustare ambiente e paesaggio.
L’Argentario e il suo mare
L’Argentario è un promontorio circondato dall’acqua collegato a Orbetello da due sottili strisce di terra.
Sembra un’isola ma non lo è: è un’oasi di natura ancora abbastanza selvaggia e incontaminata, con un monte al centro e un’unica strada che porta a spiagge e calette. Alcune sono raggiungibili solo via mare, altre camminando 5, 10, 30 minuti.
Procuratevi una mappa o lasciatevi guidare dall’istinto!
Le cale sono poco distanti l’una dall’altra, ci arrivi facilmente circumnavigando l’isola. Io sono stata a Cala del Gesso, La Feniglia, Cala Mar Morto.
Il mare è splendido, la vista pure: puoi prendere un traghetto da Porto Santo Stefano e raggiungere l’Isola di Giannutri, un paradiso per le immersioni subacquee. Chi ha amato Alexandre Dumas strizzerà gli occhi finché non scorgerà all’orizzonte e sempre più nitida l’Isola del Conte di Montecristo.
Oppure togliti la curiosità di visitare l’Isola del Giglio! Il biglietto del traghetto è abbastanza costoso ma ne vale la pena, soprattutto se hai la possibilità di caricare motorino o motocicletta a bordo ed evitare gite sull’Isola stipati in un bus pieno di turisti.
La vera chicca del Giglio l’abbiamo scovata proprio in moto: in punta all’Isola, seguendo una strada sterrata e poi camminando tra ginestre ed eriche, arrivi all‘antico Faro.
Tra pochi mesi sarà Bed&Breakfast, oggi è un posto spettacolare che si staglia sul mare, circondato da vigneti dai quali si produce un ottimo Ansonico.
La bontà del pesce e della cucina toscana
Il cibo è un’altra motivazione di viaggio: oltre alle specialità dell’entroterra maremmano il piatto forte qui è il pesce.
Per cena puoi fermarti dai Pescatori di Orbetello, locale tipico e informale affacciato sul mare. In attesa degli antipasti misti di pescato fresco o dell’anguilla marinata del giorno, degusta il tuo bicchiere di vino bianco guardando il sole che tramonta sull’acqua…
Oppure vai a Porto Ercole e cerca il Ristorante I Bucanieri: la vera specialità qui è la terrazza che dà sul mare.
Per colazione tappa obbligata è l’Antica Pasticceria Ferrini, sempre a Orbetello, famosa per le sue Tette di Monaca, soffice pan di Spagna farcito con deliziosa crema pasticciera.
Buona estate!