Medicina rigenerativa: intervista al Dott. Giulio Borbon


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Vorresti un’idratazione davvero profonda?
Vorresti un trattamento d’urto che agisca dall’interno e ti aiuti a detossinare l’organismo dandoti un supporto antiossidante efficace e duraturo?
In poco meno di un’ora è possibile ricaricare e pulire il nostro organismo dall’accumulo quotidiano: come?
Quando sentiamo parlare di medicina rigenerativa subito pensiamo a cellule staminali e immunoterapia. In realtà le applicazioni di ultima generazione stanno sconfinando sempre più nell’estetica, con un solo scopo: agire dall’interno, e partire da un giusto equilibrio dell’organismo.
Idratazione profonda
La maggior parte dell’integrazione e delle vitamine prese per via orale non raggiunge il circolo perché si perde: vengono infatti degradati dalla barriera intestinale diventando pressoché inutili.
Ecco perché la somministrazione via flebo (via endovenosa) o intra-muscolo – con un’invasività minima – si rivela la strada migliore e sarà il futuro.
Dà una bella scossa al nostro organismo e ci aiuta a fare il pieno di ossigeno e vitamine. Wow!
Le infusioni contengono solo ed esclusivamente sostanze naturali e possono essere un valido aiuto in particolari momenti della nostra vita.
Quando ad esempio ci sentiamo stanche, e abbiamo bisogno di rinascere da dentro.
Oppure quando vogliamo migliorare le prestazioni sportive.
Ad ognuno la sua, in base a necessità da decidere con il medico a cui ci si affida.
Il potere rigenerativo è centinaia di volte volte maggiore rispetto ad ogni altra terapia anti-ossidante o detossificante.
Che dire, si stanno facendo passi da gigante e l’applicazione della medicina rigenerativa all’estetica non è solo volta ad un fattore estetico, ma piuttosto ad un benessere generale. Perché se sei bella dentro, sei bella anche fuori!
Dove

A Milano, ad esempio, nello studio Borbon.
Giulio Borbon, direttore scientifico, chirurgo estetico ed esperto in medicina rigenerativa, nel 2015 mette a punto e fonda IVEE SOLUTIONS® il primo servizio di medicina rigenerativa e supporto anti-ossidante intra-venoso europeo.
Studio Borbon è la sintesi di un percorso internazionale, della sua visione e delle collaborazioni professionali intraprese.
Abbiamo passato un pomeriggio in studio con lui e queste sono le domande che ci siamo sentite di fare al Dott.Giulio Borbon.

Qual è stato il suo iter professionale e cosa l’ha portata a puntare tanto sulla medicina rigenerativa?
Mi sono laureato in medicina e chirurgia in Italia e poi mi sono specializzato a Barcellona e Miami. Negli Stati Uniti esisteva già questa branca e mi ha da subito affascinato.
La medicina estetica è un prendersi cura del corpo: ma per apparire bene bisogna stare – realmente – bene. L’aspetto esteriore dipende da come stai dentro. Sono due cose strettamente correlate.
Ecco quindi che la medicina rigenerativa si pone come obbiettivo quello di potenziare i meccanismi riparativi che il nostro corpo ha naturalmente. Ed è anche la mia visione di come fare medicina e chirurgia estetica.
Perché la medicina rigenerativa sarà il futuro?
Sicuramente perché la vita media si è allungata tantissimo e con lei la vecchiaia. Quello che si propone di fare la medicina rigenerativa è di allungare appunto il periodo sano e vitale delle persone.
Sarà accessibile a tutti o prerogativa solo di pochi fortunati?
All’inizio come tutte le cose è una cosa elitaria – e anche culturalmente richiede un approfondimento e approccio diverso.
Sarebbe bello se il sistema sanitario si occupasse di questo. Prevenire e non curare: sarebbe alla lunga una risorsa visto tutti gli sforzi economici che il sistema sanitario nazionale fa per curare le malattie degenerative.
Cosa fare a 30, 40, 50 anni? Quali sono le aspettative?
Sia a 30 che a 40 e a 50 anni bisognerebbe accostarsi alla medicina estetica con un approccio culturale diverso, che esuli dal sembrare più giovani di quello che si è.
Ci vuole un approccio sano ad ogni età: è molto difficile sembrare trentenni a 50 anni, e questo lo spiego bene alle clienti che si rivolgono a me. Bisogna sempre avere come obbiettivo un aspetto che sia giusto per la propria età, vitale e sano.
Non c’è un’età giusta in cui cominciare: più ci si prende cura all’inizio e meno cose invasive si devono fare dopo.
Dai 30 anni per esempio consiglio la bio-rivitalizzazione e solo dai 40 in poi la chirurgia estetica – ma non c’è una regola, ogni indicazione è soggettiva e personalizzata. Per quanto riguarda invece la medicina rigenerativa, si può fare anche a 20 anni in un’ottica – appunto – preventiva.
Qual è la differenza tra medicina estetica e medicina rigenerativa?
Sono strettamente correlate perché se previeni non correggi.
Trattamento IVEE, da dove nasce, e quali sono gli effetti visibili da subito – già dopo la prima seduta?
È una terapia intra-venosa che deriva da diverse branche (medicina dello sport – oncologia per terapie di supporto).
L’idea era quella di mettere a punto terapie antiossidanti avanzate per combattere lo stress ossidativo a cui naturalmente siamo sottoposti. Si tratta di prevenzione avanzata, e per questo ha senso farlo dall’interno.
Per obiettivi “normali” è consigliata una volta al mese e non ci sono controindicazioni, anche perché come prima cosa procediamo con un’anamnesi curata e le soluzioni che proponiamo sono standard, basate sul tipo di richieste che abbiamo, ma possono anche essere create ah hoc.
Si tratta di un wash out molto forte di tossine.
Per essere belle le donne cosa sono disposte a fare?
Disposte a tutto, ma in realtà non serve facciano tutto. Basta seguire regole molto semplici.
Quello di agire sull’aspetto esteriore è secondo Lei un modo per trovare più sicurezza o nasconde dell’altro?
Non credo si possa basare interamente la propria sicurezza sull’aspetto esteriore ma credo che migliorare la propria apparenza possa dare serenità e a volte aiutare a superare ostacoli relazionali o sociali.
Il mio lavoro di medico e chirurgo estetico può aiutare molto le persone, se le aspettative dei pazienti sono reali e realizzabili; se ci si prende cura di sé in maniera globale si possono ottenere grandi risultati.
Prendersi cura di sé in maniera globale per me significa curare il nostro aspetto esteriore, prendersi cura della nostra salute (interiore), ma anche della vita sociale relazionale e psicologica.
Abbiamo provato per voi questo trattamento innovativo, e vi raccontiamo passo dopo passo l’esperienza! Curiose? Leggete qui!