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Prenditi cura di intestino e microbiota per rimanere in salute!

Prenditi cura di intestino e microbiota per rimanere in salute!

L’intestino è il nostro secondo cervello ed è fondamentale mantenere in salute il microbiota, il super organismo che vive in simbiosi con noi proprio nel nostro apparato digerente – il Gut o cervello addominale – e che determina salute e malattia. Nell’intestino risiede il 70% del sistema immunitario, e l’alimentazione gioca quindi un ruolo chiave: possiamo prenderci cura del nostro microbiota controllando cosa mangiamo e contenendo lo stress. In un certo senso siamo noi gli “ospiti”: infatti solo il 10% del bioma è umano. Il restante 90% non è umano, ma composto di virus, batteri e funghi. Ecco perché dobbiamo imparare a interagire correttamente con esso. È un equilibrio dinamico, strettamente correlato con alimentazione e stress. Il sistema nervoso intestinale è composto da 100 milioni di neuroni, e gran parte della serotonina – l’ormone del benessere – è prodotto proprio nell’intestino. Ecco perché anche il vivere la dieta come rinuncia forzata è uno stress: stare in forma deve essere un piacere, altrimenti il corpo rilascia cortisolo in eccesso – che non fa attingere alle scorte di grasso – e l’insulina si impenna.

Il nostro microbiota è unico

Il microbiota intestinale è specifico per ognuno di noi, anche se una parte – quella del nucleo filogenetico del microbiota umano – è comune a tutti. Da cosa dipende la sua unicità? Naturalmente da “come” lo nutriamo. È assodato che i batteri “buoni” ci aiutano a bruciare i grassi e a rimanere in salute, mentre i batteri “cattivi”, producendo sostanze di scarto, generano tossine nocive che portano a patologie di vario tipo – in primis diabete, obesità e cancro. Il nostro metabolismo sembrerebbe dipendere quindi da questi minuscoli ma numerosissimi batteri che ospitiamo: questo dato è rincuorante perché significa che molto è in nostro potere quando si parla di “rimettersi in forma” – e di conseguenza in salute”! È essenziale che nel nostro intestino tutto funzioni a dovere, e che il microbiota non causi disbiosi, bensì lavori in simbiosi con il nostro organismo. Molto è nelle nostre mani, quindi prendiamone atto e attiviamoci per migliorare la qualità della nostra vita, iniziando a prenderci cura di questo super organismo che ospitiamo! Tra l’altro è ormai assodato che anche alla base di tutte le patologie neurologiche c’è un alterazione del microbiota. Quindi se vogliamo invecchiare dignitosamente dobbiamo iniziare ad essere più consapevoli di tutti questi aspetti.

Cosa influenza il nostro microbiota?

Innanzitutto il modo in cui siamo nati: sono svantaggiati i bambini nati con parto cesareo, perché non hanno tutto il corredo di batteri che naturalmente viene donato dalla madre attraverso il parto naturale. Ha una notevole influenza l’uso/abuso di antibiotici in tenera età, l’uso di farmaci, il consumo abitudinario di lieviti, zuccheri, alimenti raffinati, e alimenti contaminati dai pesticidi. E naturalmente hanno una forte influenza anche tutti gli interferenti endocrini presenti ormai ovunque, e a cui siamo esposti anche senza volerlo – e poco possiamo fare purtroppo per contrastarli. Avere un microbiota alterato porta a reazioni immunitarie di vario tipo. Ecco perché quando mangiamo dobbiamo essere consapevoli che il cibo è innanzitutto “informazione”. Ci nutriamo di cibo ed emozioni, ed entrambi i fattori hanno un impatto decisivo sull’equilibrio del nostro microbiota intestinale. “Siamo quello che mangiamo, quello di cui si è nutrito ciò che mangiamo, quello che assimiliamo, quello che pensiamo ed elaboriamo.”

Da dove partire?

Innanzitutto possiamo partire con una bella revisione delle nostre abitudini alimentari. Iniziamo con l’eliminare tutti i cibi raffinati, gli zuccheri e i lieviti. Cerchiamo di prediligere solo alimenti freschi e sani: frutta e verdura di stagione, carni grass fed, polli allevati all’aperto e di sicura provenienza, tuorlo d’uova – possibilmente – del contadino. Proviamo, nei limiti delle nostre possibilità, a ritornare a come si mangiava una volta: meno e meglio. Sforziamoci di essere curiosi: non accontentiamoci di leggere le etichette in maniera superficiale – se proprio non riusciamo ad eliminare gli alimenti che ne sono provvisti! E ricordiamo sempre, meno ingredienti ci sono, meglio è. Controlliamo la provenienza, e se sono presenti coloranti o zuccheri nascosti. Prestare più attenzione a questi piccoli e semplici dettagli può fare davvero la differenza! Oltre che renderci maggiormente consapevoli di tutte le insidie che si celano nei vari prodotti confezionati che regolarmente finiscono nelle nostre dispense. Ricordiamoci che anche la quantità e il tipo di carboidrati che raggiungono il colon influenzano la composizione del microbioma intestinale: ecco perché scegliere cereali gluten free è sicuramente la scelta migliore. Una volta fatto ordine e pulizia in cucina, aver inserito queste semplici abitudini e cambiato la nostra filosofia alimentare, è consigliabile ristabilire ordine e pulizia anche all’interno del nostro intestino. Come? Iniziando a scegliere diligentemente alimenti che aiutano il microbiota a popolarsi di batteri buoni. Qualche esempio: batata viola e rossa, finocchio, miglio, burro ghee, banane – ricche di amido resistente. Partiamo da dentro, per essere più belli fuori: anche il nostro buonumore ne beneficerà;)  

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