Siamo quello che pensiamo e
le emozioni sono più che reali: esistono nel tempo e nello spazio e hanno “potere creativo”, hanno il potere di creare
benessere – o malessere – nei nostri corpi.
La connessione profonda mente-corpo
Già negli anni ’70 la Dott.ssa
Candace Pert spiegava la “
malattia psicosomatica” come un fenomeno
mente-corpo: le nostre menti e i nostri sentimenti hanno con il potere di
influenzare direttamente e profondamente
la nostra salute ed il nostro benessere. Fantastico vero? Pensa quanto potere abbiamo…. e nemmeno ce ne rendiamo conto!
Le nostre sostanze chimiche interne – i
neuropeptidi e i loro recettori – sono le reali basi biologiche della nostra
consapevolezza, e si manifestano proprio attraverso le nostre
emozioni,
credenze e
aspettative, andando ad influenzare profondamente il modo in cui rispondiamo agli agenti esterni, alle situazioni e alla malattia.
Ecco perché è importante prestare molta attenzione a pensieri ed emozioni che mettiamo in campo legate alla nostra salute. Il tutto è strettamente correlato.
Da sempre
organi e malattie sono in correlazione con specifici stati mentali/emotivi e riportare in
equilibrio mente/corpo/spirito è la prima cosa da fare per fare in modo che la guarigione avvenga in maniera organica, spontanea e naturale.
L’importanza delle emozioni
Quando abbiamo “emozioni sane” guariamo anche nel fisico, perché le emozioni sono quello che unisce mente e corpo. Il
Know how del corpo è il risultato di tutto ciò che metabolizziamo, vediamo, sentiamo e tocchiamo.
Il nostro corpo è fatto di esperienze:
siamo quello che mangiamo ma anche il modo in cui dormiamo, e tutti i pensieri che ci attraversano.
Il nostro
spazio interno è un ricco campo di
intelligenza silenziosa che esercita una
potente influenza su di noi.
Reprimere le emozioni – anche e soprattutto quelle negative – e non lasciarle fluire liberamente affinché vengano a galla e riusciamo a prenderne consapevolezza, porta disarmonie nel nostro complesso sistema fisico, mentale, emozionale, animico e spirituale.
Il nostro sistema è come una rete di
informazioni psicosomatiche: collega
‘psiche’, che comprende tutto ciò che è di natura apparentemente non materiale – come mente, emozione e anima – a
‘soma’, che è il mondo materiale di molecole, cellule e organi.
Mente e corpo, psiche e soma.
Tutto è strettamente collegato: dai “livelli” più alti –
emozioni/pensieri/anima – le dinamiche non risolte si manifestano ai livelli inferiori, ovvero sul
piano fisico/biologico.
Lo
stress di un
disequilibrio mente/corpo è esattamente quello che va a creare le condizioni che portano alla malattia.
“Ogni cellula è un piccolo essere cosciente, sa tutto quel che sappiamo ma a modo suo. L’impulso nervoso di una preoccupazione per esempio, può apparire nello stomaco sotto forma di ulcera, nel colon sotto forma di spasmo oppure nella mente come ossessione: ma sono tutte manifestazioni dello stesso impulso. La preoccupazione prende una forma diversa da organo a organo, ma ciascun punto del corpo sa che esiste una preoccupazione e ogni cellula lo ricorda. Dentro al corpo ci sono infinite possibilità di proiezioni mentali”. (Deepak Chopra)
Ecco perché è fondamentale non identificarsi
mai con la malattia, qualunque essa sia: noi siamo molto più di quello! E ne abbiamo il
potere creativo, soprattutto in un’ottica di guarigione.
E ricordiamoci sempre che qualunque
atteggiamento forte – se espresso piuttosto che trattenuto – è d’aiuto e di
stimolo alla sopravvivenza.
Combattere è sempre meglio di arrendersi!
Portare in superficie le emozioni che ci bloccano, guardarle e metabolizzarle correttamente ci aiuta a seguire un percorso d’anima volto all’evoluzione.