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Potenziare le facoltà cognitive e rallentare il processo di invecchiamento

Potenziare le facoltà cognitive e rallentare il processo di invecchiamento

Ti senti spesso stanco? Hai sbalzi d’umore improvvisi e senza motivo? Ti capita di perdere il filo del discorso? È probabile che anche tu ti sia ritrovato in almeno una di queste tre caratteristiche. E se ti dicessi che tutto questo dipende dal tipo di energia – in questo caso scarsa e di cattiva qualità – che i tuoi mitocondri producono, e che puoi quindi intervenire per migliorare questi aspetti e molto altro ancora?

I mitocondri

I mitocondri controllano tutti i sistemi fondamentali del nostro organismo: producono l’energia necessaria per vivere a tutte le cellule estraendola dal cibo che consumiamo e dall’ossigeno che respiriamo. Qualità del cibo e qualità dell’aria che respiriamo sono quindi le prerogative essenziali per mettere i mitocondri nelle condizioni di lavorare per noi al meglio. Ecco perché le scelte alimentari sono così importanti: non stiamo introducendo solo calorie, stiamo introducendo molto di più. Informazioni di salute e malattia. Per avere performance migliori basta aumentare la funzionalità mitocondriale. Contro l’invecchiamento cellulare fisiologico dobbiamo evitare quindi la disfunzione mitocondriale. Come? Fornendo ai nostri mitocondri sin da ora l’energia migliore possibile. L’alimentazione è uno dei mezzi più semplici che abbiamo a disposizione – e che dipende dal nostro controllo – per intervenire da subito e con risultati sorprendenti già dopo solo un mese. Vediamo quindi insieme in concreto cosa possiamo fare.

Elimina gli zuccheri

Se assumiamo troppi zuccheri, i mitocondri non riescono più a produrre energia dai grassi e iniziano invece a crearla dal glucosio. Ecco che il cervello invece di utilizzare il grasso come combustibile – e il cervello è l’organo che consuma più energia in assoluto, poi vengono cuore e occhi – lo immagazzina nelle cellule adipose. E l’aumento di peso è reale. Non è, ahimè, solo una questione di peso: numero, efficienza e forza dei mitocondri determinano anche la nostra salute o la nostra malattia. E le nostre prestazioni cognitive. Imparare a comprendere le dinamiche che portano i nostri mitocondri a produrre energia “pulita” è un investimento a lungo termine che giova anche contro l’invecchiamento. Perché gli stessi mitocondri, oltre a creare tutta l’energia che serve al nostro organismo per funzionare, controllano anche la comunicazione delle nostre cellule e decidono cosa vive, cosa invece muore e quando. Le tossine accumulate nel nostro corpo attraverso l’assunzione smodata e incontrollata di zuccheri sono tra le maggiori responsabili degli attacchi di fame: ecco perché se iniziamo a prenderci cura del nostro fegato e dei nostri reni riusciremo a dare una grossa mano anche al nostro metabolismo. Sono infatti fegato e reni le vie naturali per lo smaltimento delle tossine. Disintossicandoci abbassiamo il livello di zuccheri nel sangue e possiamo dimenticare gli attacchi di fame. Come potete notare siamo una macchina davvero meravigliosa, a incastri multipli: tutto è interconnesso e mantenere l’equilibrio ci porta a rimanere in salute. Quando il nostro cervello fa fatica a concentrarsi è impossibile dare il meglio di noi stessi. Ecco perché dobbiamo prenderci cura dei nostri mitocondri: per offrirgli maggior e migliore energia! Quando il cervello ha poca energia ecco che stimola il rilascio di cortisolo – ormone dello stress – e di adrenalinaattacco e fuga – come carburanti di emergenza. L’adrenalina invia al pancreas il segnale di rilascio dell’insulina per metabolizzare il glucosio. Il picco di insulina genera ancora più stress e ulteriore rilascio di cortisolo. Ecco come si avvia il processo di insulino-resistenza, ovvero quella situazione in cui il corpo diventa insensibile all’insulina. E quando diventiamo insensibili all’insulina le nostre cellule hanno difficoltà a convertire il glucosio in energia, che quindi si accumula nel sangue. Esami utili per indagare i nostri livelli di zucchero nel sangue sono il glucosio e l’emoglobina glicata, che è una fotografia di 3 mesi relativa appunto alla quantità di glucosio nel sangue. L’ideale è avere livelli stabili di glucosio nel sangue. Possiamo indagare questi valori anche con le apposite strisce per l’urina, e monitorare così durante la giornata – soprattutto dopo i pasti – i valori di glucosio nel sangue. È uno strumento di auto-monitoraggio utile perché ci permette di intervenire direttamente e tempestivamente. Come? Semplicemente modificando le nostre abitudini alimentari. Ora ti sarà più chiaro quindi che la scarsa energia è da ricondurre alla cattiva regolazione di zuccheri nel sangue. E il non diventare insulino-resistente è la premessa per ottenere e mantenere una buona forma fisica. Poca memoria, attacchi di fame, stanchezza cronica, sbalzi d’umore e difficoltà di concentrazione sono segnali che ci indicano chiaramente che il nostro cervello ha scarsi livelli di energia. E dobbiamo iniziare ad agire. Iniziare ad eliminare gli zuccheri – anche quelli nascosti – è il primo passo per avere e mantenere un cervello attivo e performante!

Aumenta l’introito di grassi buoni

Via libera ai grassi buoni, per troppi decenni demonizzati e incolpati di essere causa diretta dell’aumento di colesterolo. Nulla di più falso! Grassi come burro ghee e carne grass fed, lardo di colonnata, avocado sono i nostri migliori alleati quando si tratta di fornire carburante ai nostri mitocondri per produrre energia pulita e di qualità. Inserirli quotidianamente nelle nostre abitudini alimentari è sicuramente la cosa migliore che possiamo fare;) E questo ci aiuta a portare il corpo in chetosi, termine che spaventa più di qualche nutrizionista, a torto. Talvolta infatti, indurre il nostro fisico in stato di leggera chetosi fisiologica è un vero e proprio toccasana. La chetosi infatti è lo stato in cui il corpo brucia meglio i grassi per produrre energia. Quindi fatevi seguire da terapeuti esperti e fatevi guidare in un percorso alimentare che vi porti a cambiare abitudini, rendendo il vostro stile di vita predisposto per un buon funzionamento dei vostri mitocondri;)

Consiglio

Rafforza l’abitudine di prendere le decisioni importanti – tutte! – a inizio giornata, prima di entrare in uno stato di affaticamento decisionale. Il cervello infatti ha un tot di energia destinata al “prendere decisioni”: in più, riuscire a prendere buone decisioni dipende in gran parte da come sta a livello energetico. Ora che hai imparato come mettere il tuo cervello nella condizione di attingere ad energia di qualità, sta solo a te decidere cosa fare! Io la mia scelta l’ho già fatta e posso dire di essere altamente soddisfatta 😉 Con la supervisione del Dott.Alberto Fiorentin.
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