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Eco Fur, scelta etica e cool

Eco Fur, scelta etica e cool

Calda, morbida, ecologica: l’eco pelliccia è uno dei must have di stagione, che mette d’accordo tutti. Perché sceglierla non significa perdere in stile, anzi!

Scelta etica

La pelliccia è cool solo se ecologica. Di questo ne sono convinti ormai quasi tutti gli stilisti. Perché? Perché permette di spaziare con la creatività nel completo rispetto dell’ambiente e degli amici animali. E soprattutto perché è una scelta consapevole in linea con i tempi che cambiano, dove l’attenzione verso l’ambiente e gli animali è sempre più forte e concreta.

Etica e amore per gli animali: questo il messaggio lanciato dalla stilista inglese Vivienne Westwood – guerriera ecologica il cui motto è “nel dubbio, meglio esagerare” – e da Stella McCartney, sostenitrice da sempre delle fake fur. Ma caro anche a marchi come Versace, Armani, Calvin Klein, Tommy Hilfiger, Ralph Lauren, Givenchy, Furla, Jean Paul Gaultier – la notizia è di giusto qualche giorno fa – o Gucci, che si rivolge per lo più ai millennials. Proprio Gucci ha definito la pelliccia come qualcosa d’antiquato. D’altro canto i millennials sono più etici delle generazioni precedenti, e identificano costantemente la sostenibilità come fattore chiave nei modelli di acquisto.

Oggi siamo molto più consapevoli di ciò che stiamo comprando, mangiando e indossando rispetto a 10 o 15 anni fa – questo sostiene Yvonne Taylor, senior manager di progetti aziendali al PETA  – ma è anche vero che le se le nostre mamme non indossano la pelliccia, le nostre nonne sì. E star come Rihanna, Kim Kardashian West e Beyoncé, indossando regolarmente pellicce di dubbio gusto – kitsch – di certo non sono esempi esemplari. I millennial si dividono quindi tra coloro che continuano a pensare prima all’ambiente e al benessere animale piuttosto che a un inserto di pelliccia, e i fur lovers, che sembrano dipendere dalle foto postate su Instagram dagli influencer di turno. Pelliccia si, pelliccia no, pelliccia forse? Questo è il grande dilemma… Stiamo a vedere. Ma la direzione sembra chiara: se ieri la pelliccia era uno status symbol, emblema di lusso e prestigio sociale, oggi è diventata simbolo di vergogna. Tra l’altro le pellicce sintetiche hanno raggiunto qualitativamente standard molto alti grazie all’innovazione tecnologica che permette anche colorazioni non reperibili in natura, e non hanno davvero nulla da invidiare alle real fur.

Attivismo

La paladina degli animali e delle pellicce ecologiche rimane però lei, Elisabetta Franchi. Da sempre sostiene progetti a favore degli animali – tra cui Love Dogs e Naked Truth – contro l’abbandono e il maltrattamento, e promuove la rinuncia ad indossare pellicce, aderendo tra l’altro al Fur Free Retailer Program in collaborazione con la Lav. È l’esempio di chi può far sentire la propria voce e non si tira indietro nell’appoggiare fino in fondo le cause in cui crede! Continua così Elisabetta!

Sportiva

Chi l’ha detto che la pelliccia non può essere anche sportiva? La declinazione bomber stile college rivisitata è perfetta per il tempo libero, funzionale e di carattere. Oltre che calda e confortevole. Colorata e dall’animo sportivo, è un pass par tout che non può mancare nel guardaroba invernale. Facile da indossare e da abbinare a jeans, gonne midi o abiti lunghi.

Inserti

Non te la senti di sfoderare la pelliccia, sebbene fake? Puoi optare per capispalla con inserti dall’estetica preziosa, ma sempre coerenti con la filosofia animal-friendly. Giubbino, bomber o cappotto, le proposte sono infinite. Devi solo scegliere quella che più ti appartiene.

Stile

Vuoi qualche spunto per abbinare la tua fake fur? Ecco qualche ispirazione Smazing per i tuoi outfit invernali!

Let’s dressing!

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