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Love: l’arte contemporanea incontra l’Amore

Love: l’arte contemporanea incontra l’Amore

L’amore. Ma cos’ è l’Amore?
La mostra LOVE, che fino al 23 luglio è a Milano al museo della Permanente sotto la cura di Danilo Eccher, è una piacevole sorpresa. In termini di affluenza, e interesse riscosso.

Presentata in anteprima al chiosco del Bramante, a Roma, ha creato entusiasmo e lunghe code, a testimonianza del fatto che è riuscita a catalizzare l’attenzione e l’interesse del pubblico mettendo tutti d’accordo.

Ma come può un sentimento così effimero essere una discriminante, in positivo, così forte e chiara?

Forse perché è un linguaggio universale.

Il motore di tutto

Sicuramente un qualcosa di troppo grande da spiegare, e difficile da comunicare.

Le opere esposte sono un sapiente mix – azzeccatissimo – di contemporaneità e poesia. Danno un’interpretazione di Amore decontestualizzandolo e regalandogli una sua emotivitàContemporanea.
Artisti dal calibro di Yayoi Kusama, Tom Wesselmann, Andy Warhol, Robert Indiana, Francesco Vezzoli, Tracey Emin, Marc Quinn, Francesco Clemente, Joana Vasconcelos, giusto per citarne alcuni.

Un mix di opere iconiche e visioni tra loro diverse, ma che convergono in un’unica direzione: la grandezza dell’Amore.

Quell’Amore che ti toglie il respiro, e ha la capacità di renderti fragile o forte, a seconda dell’intensità e modalità con cui si manifesta.
Non può essere controllato: è ingannevole, ti porta a fidarti e perderti.

A volte, se sei fortunato, ti ritrovi.
A volte.
Ti impone di lasciar andare qualsiasi maschera, ed essere te stesso, fino in fondo. 
Per questo tanto ti rende vulnerabile quanto può renderti invincibile

Solo l’amore ti dà quella carica necessaria per vivere veramente.
Senza Amore, non si può vivere.

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