Ritrovare la connessione con gli aspetti invisibili della Natura
Il potere terapeutico della Natura: abbracciare gli alberi fa bene alla salute e aiuta a ritrovare benessere interiore! Oltre ad avere un effetto positivo sulla psiche, le piante comunicano direttamente con il nostro sistema immunitario e il nostro inconscio. È chiaro quindi che se vogliamo recuperare salute -fisica, mentale, energetica e spirituale!- è nnecessario tornare alla Natura, in tutti i modi possibili.
Le piante hanno un’anima e sono esseri intelligenti
Le piante sono esseri vivi ed evoluti: esseri intelligenti e dotati di un'”anima“. Vere e proprie Entità viventi, simboli spirituali sacri con potere di guarigione e un carico di energia in grado di influenzare mente e corpo.
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“Il medico cura, la natura guarisce.”
(Aristotele)
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Ecco perché conoscere bene le piante – ed entrare in profonda connessione con loro – è e sarà sempre più importante.
Le piante hanno permesso la nostra esistenza sulla Terra – senza fotosintesi non si sarebbe mai creato l’ossigeno che ha reso possibile la vita degli animali sul Pianeta – e da loro dipende tutt’oggi la nostra sopravvivenza, dato che sono alla base della catena alimentare.
Sono all’origine delle fonti energetiche -i combustili fossili- che da millenni sostengono la nostra civilizzazione, e quindi materie prime fondamentali per alimentazione, medicina, energia, materiali.
Da loro dipende quindi il nostro futuro sviluppo… scientifico e tecnologico, ma anche animico. La vita delle piante è infatti in stretto rapporto con gli Spiriti di Natura: imparare a ritrovare la vera connessione con le piante e riconoscere gli aspetti invisibili del regno vegetale è il primo vero passo verso livelli più alti di consapevolezza e coscienza.
Abbracciare gli alberi fa bene!
Anche abbracciare un albero ci aiuta a ritrovare una connessione più intima e profonda con il nostro essere parte della Natura.
E a recuperare quel linguaggio universale dell’amore incondizionato che apre in noi le porte dell’intuizione.
E questo semplice gesto ci aiuta a comprendere che siamo parte di un “Tutto” meravigliosamente immenso e perfetto. Così com’è, anche nelle sue imperfezioni.
