L’arte di vivere in connessione con “il tutto”: intervista a Erica Tricarico, Tabù Coach
Tips for Spiritual Soul
Lo sciamanesimo potrebbe essere definito come “l’arte di vivere in libertà” : è una conoscenza millenaria che unisce l’uomo alla sua essenza più primordiale, e quindi alla natura.
E forse, oggi più che mai, è di questa “connessione perduta” che c’è bisogno: un ritorno alle origini e ai valori per recuperare potere personale, guarigione e perché no, anche saggezza!
Abbiamo scambiato due chiacchiere con Erica Tricarico – Tabù Coach, autrice del libro “Lunatica: i 7 segreti per amare il tuo ciclo mestruale“ – per capire meglio cosa ruota intorno a questa pratica spirituale e di guarigione , così antica eppure così attuale.
Erica, cos’è lo sciamanesimo?
Definire sciamanesimo è complesso.
Nella forma tradizionale si fa riferimento ad un sistema di credenze e comportamenti presente all’interno di diversi tipi di culture. Lo sciamanesimo è diffuso in tutti i continenti, dall’America del Nord e del Sud, all’Africa con le sue forme animistiche, all’Australia con il Tempo del Sogno, fino alle forme spirituali delle isole polinesiane e in Asia. Anche in Europa, con i Celti prima e i Lapponi attualmente, le forme di sciamanesimo sono presenti.
La parola sciamanesimo deriva da ‘saman’ utilizzata nella cultura tunguso siberiana e sta ad indicare colui che conosce, che vede nel buio, anche se per noi occidentali spesso la parola stessa evoca nell’immaginario collettivo qualcosa di soprannaturale, a volte associato a riti woo-doo e a sacrifici animali. Quello che hanno in comune tutte le forme di sciamanesimo è la visione di non separazione, bensì di armonia ed equilibrio tra il mondo visibile (quello della realtà comunemente percepita), ed i mondi spirituali invisibili, insieme ad un’interconnessione tra tutto ciò che ci circonda, piante, animali, minerali.
Tutto è vivo, tutto è vita e noi come umani siamo parte del tutto.
Personalmente, ho trovato nel sentiero sciamanico che seguo un insieme di insegnamenti, cerimonie e strumenti che supportano la richiesta umana di crescita verso l’eccellenza, la maturità e l’integrità. Gli insegnamenti testati nel tempo hanno risvegliato la mia libertà interiore, la connessione e la conoscenza e hanno fatto la differenza nel mio percorso di crescita personale, aiutandomi a togliere tutto quello che avevo addosso e che non ero veramente – e a diventare di più chi sono, nella mia naturalezza.
Su questo sentiero sono fondamentali le esperienze in natura, proprio perché la Natura diventa un’insegnante. Ogni volta che ci incastriamo nell’illusione di linearità, da A a B, la Natura ci ricorda che la vita non è lineare ma ciclica. Basta guardare le stagioni.
E così siamo noi come umani, sempre in cambiamento. Voler rimanere sempre uguali, magari giovani se penso alle donne oggi e ai vari ritocchi, è un po’ come resistere al cambiamento, e si sa, resistere richiede energia. Non sarebbe meglio fluire con il cambiamento? Si tratta di un sentiero spirituale e non religioso proprio perché ognuno è responsabile delle proprie scelte senza intermediari, e ognuno è unico e originale per diritto di nascita e può lasciare scie di bellezza sul pianeta per le generazioni future.
Chi sono gli sciamani “oggi”?
Sono uomini e donne di conoscenza, capaci intenzionalmente di muoversi tra i diversi stati coscienza senza l’utilizzo di alcol e droghe e di connettersi con l’invisibile, con la fonte, con la Natura e prendere ispirazione, energia per tirar fuori il meglio di sé. Hanno a cuore il prossimo e chi verrà dopo e nel “guarire” se stessi ritornando alla propria naturalezza, “guariscono” anche la vita e gli altri.
Lo sciamano e la sciamana urbana, come mi piace definire ognuno di noi, è consapevole di avere potere e lo usa con intento consapevole che ogni scelta e azione hanno un impatto su ciò che ci circonda.
Come e quando ti sei avvicinata a questo “modo di guardare la realtà”?
All’età di 30 anni mi sono licenziata dal lavoro di assistente di volo perché “sentivo” dentro che non ero appagata: mi vedevo correre su e giù senza una meta. Così ho deciso di lasciare un posto fisso e ben pagato senza sapere cosa fare della mia vita se non tirar fuori qualcosa da me stessa. Quindi ho frequentato una scuola triennale di counseling ad indirizzo psicosomatico e poi una scuola di terapie energetiche facendo un grosso lavoro su me stessa e scoprendo di avere dei talenti che davo per scontati.
Poi ho partecipato ad una capanna sudatoria con una sciamana brasiliana e ricordo come un “wow” quel momento intorno al fuoco in cui lei ha detto: “siamo qui intorno, e ognuno vede da una direzione diversa questo fuoco”. Sì, perché ho avuto un’illuminazione rispetto alla mia vita. In quella fase stavo cercando di relazionarmi prendendo in considerazione il punto di vista diverso dal mio di chi mi stava intorno e cosa scopro? Che ci sono almeno 4 se non 8 punti di vista e io mi fermavo a 2!!
Così, affascinata dall’esperienza, ho chiesto a quella che io chiamo “intelligenza superiore” – all’invisibile – cosa devo fare? Devo andare in Brasile o che? E in spiaggia ho incontrato qualcuno che mi ha parlato della scuola sciamanica. Non ero entusiasta di un’altra scuola di 3 anni, e questa volta in Umbria – da Trieste! – eppure sono quasi 15 anni che questo è diventato il mio sentiero che ha cuore.
La cosa che mi ha colpita di più in quella sessione è il senso di “risveglio” che gli insegnamenti, dati attraverso ruote che vanno a stimolare il pensiero circolare e l’emisfero destro, mi hanno portato. Era come se l’avessi sempre saputo e non avessi le parole per dirlo! E aveva senso, certo, la Creazione è circolare! Scoprire che come umani siamo fatti di aspetti emozionali, fisici, mentali, spirituali e sessuali mi ha fatto “compattare” tutto quello che avevo elaborato finora, come se dei pezzetti di puzzle si mettessero insieme in un senso ancora più grande di quello che avevo immaginato (anche perché, come per i punti di vista, mi erano sfuggiti gli aspetti spirituali e sessuali). Così è iniziato tutto e sta ancora continuando, insieme a sfide, confronti per il raffinamento del carattere e un modo di vivere molto più pieno e ricco di significato.
Ho anche deciso di approfondire i temi dei Riti di Passaggio e da oltre 10 anni lavoro con gli adolescenti per supportarli nelle loro fasi di cambiamento, e questo mi dà una grande speranza per le generazioni future. Allinearsi al cambiamento già da piccoli anziché resistere e aspettare che “la vita ti accada” invece che “accadere alla vita” è davvero una gran bella opportunità.
Come possiamo contestualizzare lo sciamanesimo nella vita contemporanea così frenetica e ricca di stimoli?
E qui viene il bello! Sì, perché per me è diventato parte integrante della vita quotidiana. Ad esempio, ho “lavorato” molto sulla ciclicità che vivo come donna col ciclo mestruale, nel libro che ho pubblicato su Amazon, porto proprio un’integrazione di come vivere questo evento, che ci accompagna per oltre 30 anni ed è l’emblema della ciclicità e della vita, in allineamento e potere. Come donne siamo molto simili alla terra, abbiamo un grembo che fa nascere figli fisici come fa la terra con i semi che diventano piante, e allo stesso modo possiamo dare nascita a “figli energetici, spirituali” che sono i nostri progetti che hanno valore per noi e che producono un impatto su chi ci circonda. E quindi, similarmente, fa parte della nostra natura femminile portare dentro di noi esperienze e situazioni per poi elaborarle. D’altro canto gli uomini sono simili al sole, hanno un tipo di energia diretta, che irradia verso l’esterno e sono quindi portati a passare all’azione e ad apprendere attraverso l’esperienza piuttosto che attraverso l’introspezione come facciamo noi donne. Riconoscere i propri modi unici di funzionare può portare ad esempio ad instaurare relazioni di pace con l’altro sesso anziché di conflitto. Quella che ho descritto è solamente un’applicazione della visione sciamanica su di noi come umani.
Ci sono volte in cui molto semplicemente, quando mi accordo che sto accelerando, ritorno alla natura, abbraccio un albero e mi rigenero.
Inoltre, uno dei capisaldi dello sciamanesimo è il “Sogno”.
Da questa conoscenza millenaria, sappiamo che la realtà non è fissa, ma è un costrutto, quindi è un assemblaggio individuale di quello che ognuno di noi “sogna” rispetto a se stesso e alla vita. Nello sciamanesimo il “sogno” e il “sognare” non fanno riferimento solo al sogno notturno bensì al “sogno di giorno”, ovvero come “immaginiamo” di vivere la nostra vita e la realtà nella quale la viviamo. Tutto questo porta a un presupposto o a una conseguenza: “l’arte del cambiamento intenzionale” può essere ispirato da un sogno o mosso dal dolore e dall’insoddisfazione. Per ognuno nasce quindi spontanea una domanda: ”siamo svegli al sogno che stiamo sognando?”.
E al di là di COSA stiamo producendo, COME lo stiamo facendo?
Lo stiamo facendo in maniera intenzionale, con significato e scopo, connessi coi nostri valori, con eccellenza, o lo stiamo facendo addormentati e in maniera mediocre?
Quindi, lo sciamanesimo oggi è avere potere su se stessi e sull’esistenza, compiere costantemente “atti di potere” per creare la vita che desideriamo attraverso scelte e cambiamenti intenzionali. Una volta innescato, il cambiamento intenzionale diventa parte del proprio stile di vita, la percezione della realtà è più espansa, ricca di opportunità e di opzioni in cui dare il meglio di sé. Per questo ho integrato l’approccio sciamanico nella mia professione di coach e aiuto le persone a creare la vita che desiderano, a compiere scelte intenzionali per realizzarsi nel proprio “sogno” e a lasciare la propria scia di bellezza su questo pianeta!